Coolest Projects Award 2016!

Sabato 18 giugno 2016  una piccola rappresentanza del Coderdojo Verona ha partecipato all’evento Coolest Projects Award, che si tiene annualmente a Dublino.

Questo evento è dedicato ai ninja iscritti ai Coderdojo di tutta Europa ed è una vetrina per i loro progetti, software ma anche hardware. Quest’anno erano iscritti 700 progetti, la maggioranza irlandesi e inglesi (ricordiamoci che il Coderdojo è nato proprio a Dublino) ma circa 100 progetti provenivano dal “continente”.

La giornata si è svolta presso gli edifici della Royal Dublin Society nel quartiere di Ballsbridge. Sono spazi fieristici  realizzati alla fine del diciannovesimo secolo, quindi con un certo fascino che manca alla nostra Fieraverona.

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Dopo la registrazione, i ninja hanno ricevuto un badge VIP, una maglietta e un sacchetto pieno di gadget; i genitori e i mentor accompagnatori, niente – ma è giusto così.

Ogni ninja aveva una postazione assegnata, e uno dei volontari ci ha guidato alle nostre. Le postazioni sono divise per genere: Scratch, Gaming, Hardware, Apps, etc.  e sono divise in due sale. Una mezz’oretta per montare il tutto (ovviamente, all’ultimo secondo qualcosa non funzionava!), e poi ha inizio la fase di valutazione.

Ogni progetto viene visitato da tre giudici, in un periodo di un paio d’ore. Ecco Camilla e Federica alle prese con due dei loro giudici:

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Camilla aveva portato una macchina, basata su Lego Mindstorms, il cui scopo è dare da mangiare al gatto quando si è in vacanza: si attiva una volta al giorno e rovescia un po’ di croccantini.

Federica aveva invece realizzato una “mappa” su Minecraft, con una mod che si chiama ComputerCraft e permette di programmare azioni all’interno di Minecraft con un linguaggio che si chiama Lua.

Una volta ricevute le tre visite canoniche, la tensione si è finalmente sciolta: Federica e Camilla hanno iniziato ad andare in giro e visitare gli altri progetti, sia di Coderdojo “locali” che di Coderdojo italiani (Milano e Modena erano vicini a noi).

Ecco un “colpo d’occhio” su una delle sale:

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Al termine della fase dei giudizi, è ora di pranzo: i ninja hanno ricevuto un sacchetto con panini e frutta, e gli accompagnatori  si sono accontentati di hamburger e patatine nei chioschi che si trovano nei cortili della fiera.

Oltre alla parte di valutazione, nelle sale ci sono anche un sacco di stand di aziende più o meno grandi che offrono gadget e fanno sperimentare la loro tecnologia. Inoltre, i ragazzi con vena imprenditoriale possono presentare le loro idee in una speciale arena (foto qui sotto) e infine c’erano delle aree in cui si discuteva di innovazione ed educazione dedicate agli adulti.

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Il pomeriggio è quindi stato dedicato alla visita degli stand. La parte che ci è piaciuta di più? Andare sulle montagne russe con la realtà virtuale.

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La giornata ha avuto termine con le premiazioni, in una sala riservata ai soli ninja. Sono stati dati tantissimi premi, suddivisi nelle varie categorie, e anche alcuni premi speciali sponsorizzati dalle aziende. C’è chi si è portato a casa un cellulare o una Xbox.  Camilla e Federica non hanno vinto nulla, ma non si sono certo perse d’animo. L’Italia comunque non ha sfigurato, con tre progetti premiati!

Oltre alla giornata dedicata ai Coolest Project Awards, abbiamo anche avuto la possibilità di visitare Dublino nei giorni precedenti e successivi: il Trinity College, la Long Room della sua biblioteca, il Book of Kells, Dublinia, il Castello di Malahide e tanto altro ancora.

Al termine di un’esperienza del genere, qual è il nostro giudizio?

  • L’evento è organizzato molto bene, i volontari fanno un lavoro fantastico;
  • Per gli accompagnatori, che devono stare un po’ in disparte, ci sono parecchi tempi morti  ma in fin dei conti la giornata è dedicati ai ragazzi, non agli adulti;
  • Sono rimasto molto sorpreso dalla volontà delle ragazze di mettersi in gioco: con il loro inglese un po’ così, hanno affrontato i giudici da sole e hanno parlato con coetanei di tutta Europa, “cacciando via” gli accompagnatori come richiesto dal regolamento!
  • Gran parte della valutazione proviene dalla presentazione, quindi sarà necessario lavorare di più su quel fronte in futuro;
  • I progetti non vengono giudicati per età, quindi è ovvio che i ragazzi più grandi siano avvantaggiati. Per questo motivo, non consiglierei l’evento ai ninja troppo piccoli.

E le ragazze? Sono rimaste così entusiaste, che tornando in centro per andare alla cena sociale dei Coderdojo italiani, sabato sera, hanno iniziato a parlare del progetto dell’anno prossimo! Il prossimo anno parteciperemo ancora, e questa volta porteremo anche una bandiera italiana – vogliamo farci notare!

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